L'11 settembre 2001 non fu solo un attacco, ma un punto di svolta epocale che ridefinì la sicurezza globale e l'industria aeronautica. All'epoca dei fatti, gli USA erano l'unica grande potenza mondiale, e l'inizio del nuovo millennio era segnato da un senso di relativa stabilità.
La minaccia, rappresentata dall'organizzazione terroristica Al Qaeda guidata da Osama bin Laden, mirava a sfruttare le debolezze di un sistema di sicurezza aeroportuale concepito per prevenire dirottamenti a scopo di riscatto, non per attacchi suicidi di massa. L'obiettivo fondamentale era seminare il terrore e colpire il cuore dell'economia e della potenza americana.
Questo disastro non solo ha causato un'immane perdita di vite umane, ma ha innescato una rivoluzione nell'aviazione e nella sicurezza. La lezione, ulteriormente rafforzata dal successivo incidente del Volo American Airlines 587 due mesi dopo, fu che la sicurezza non era una semplice questione di tecnologia, ma un sistema complesso che richiedeva l'integrazione costante di tecnologia (come porte blindate e sistemi C-Music), nuove regole e un'approfondita formazione umana.
Il giorno che cambiò il mondo segnò l'inizio di una nuova era di controlli, restrizioni e consapevolezza della minaccia globale.